Prima Giornata di Agricoltura Sociale a La Nuova Arca per dei ragazzi dello SPRAR di Mostacciano, guidati dai giovani ormai “esperti”
Ieri a La Nuova Arca abbiamo accolto dei ragazzi alla loro prima esperienza in azienda. Vengono dallo SPRAR di Mostacciano, Municipio IX di Roma, hanno tra i 18 e i 20 anni e sono provenienti dalla Nigeria e dalla Guinea. L’Agricoltura Sociale per loro può essere un’opportunità di integrazione e, magari, una prospettiva lavorativa. Siamo contenti di come sia andato questo primo appuntamento conoscitivo in azienda, le occasioni alle quali abbiamo invitato ragazzi, operatori e assistenti sociali per testare sul campo (letteralmente) ciò che può offrire un percorso di inclusione socio-lavorativa in un’azienda agricola.
Un ruolo fondamentale, in questa giornata di lavoro diversa dalle altre, lo hanno avuto i ragazzi che hanno intrapreso già dall’autunno questo percorso con Kairos. Ciò che hanno imparato nei mesi passati può essere un tesoro anche per i “nuovi”. Ormai, sono esperti e a proprio agio negli orti a due passi dall’Ardeatina della Cooperativa che li ospita ogni giovedì. Per questo, abbiamo chiesto loro di mostrare ai ragazzi dello SPRAR come svolgere il piccolo lavoro con il quale li abbiamo messi alla prova.
Pony, aiutato da Diamante che lo ha supportato durante tutto il lavoro, ha avuto il compito di far vedere come si piantano le insalate. Rosa, poco prima, ci ha accompagnato nella passeggiata tra le coltivazioni biologiche de La Nuova Arca, aiutandoci a riconoscere le piante che incontravamo toccandole e annusandole.
Fare gruppo, includere tutti in una piccola comunità in cui ognuno è pronto a collaborare ed aiutare l’altro, fa parte del nostro modo di lavorare. E responsabilizzare, dare fiducia ai giovani beneficiari, è uno dei nostri obiettivi. Infatti, vediamo i ragazzi che partecipano ai nostri progetti di agricoltura sociale fare continui progressi e metterli in pratica.
Magari, anche i ragazzi che ieri abbiamo ospitato entreranno nel loro gruppo. Alcuni segnali ci fanno ben sperare in questa prima giornata. Ci hanno messo un attimo a capire come svolgere il lavoro e lo hanno portato avanti con determinazione. In poco tempo abbiamo completato la nostra fila di lattughe, ci siamo girati, e abbiamo visto con soddisfazione il risultato del lavoro appena concluso. E che dire di K.? Era il più timido dei ragazzi giunti in visita dallo SPRAR, essendo in Italia solo da un mese. Ma si è precipitato ad aiutare Abu, l’operaio responsabile degli orti de La Nuova Arca, quando quest’ultimo si è trovato in difficoltà con un telo che il vento stava portando via. La voglia di essere utile, di trovare una propria dimensione in questo Paese, c’è sicuramente in lui. L’agricoltura sociale può offrirgli la possibilità di dare sfogo alla sua determinazione.