La comunità legata all’agricoltura sociale oggi, 9 febbraio, ha partecipato attivamente al nostro AgriLab “Oltre la Gelata. Riprogettarsi con l’Agricoltura Sociale”. In attesa della pubblicazione dei resoconti dei lavori prodotti dai tavoli, scriviamo questo post per ringraziarvi della vostra presenza. Cercavamo la partecipazione attiva, volevamo un dialogo più che un convegno. Abbiamo ottenuto tutto questo e il merito è soprattutto di chi ha dedicato a Kairos e all’agricoltura sociale questa mattinata.
“Oltre la Gelata. Riprogettarsi con l’Agricoltura Sociale” è stato un appuntamento per celebrare i risultati del progetto Campi Aperti – Oltre la Gelata, ma anche per ritrovarci a parlare di questo modello d’intervento. Come nella tradizione di Kairos. Ma questa volta abbiamo dato inizio ad una serie di appuntamenti ricorrenti, dei punti di riferimento che possano animare una discussione continua. L’intenzione dell’AgriLab era questa e quel che avevamo immaginato si è senza dubbio avverato. Oltre ai partner e agli amici più fedeli di Kairos, erano presenti anche altre realtà locali legate al nostro ambito d’intervento e non pochi curiosi, provenienti da contesti professionali molto diversi.
La Sessione di Ri-progettazione, fase cruciale di “Oltre la Gelata”, ha dato vita ad una partecipazione entusiasta in entrambi i tavoli di lavoro.
“Mobilità umana e agricoltura sociale” metteva al cento dell’attenzione uno dei soggetti che tipicamente beneficiano di misure mirate all’inclusione: i migranti. Il gruppo è stato coordinato da Emanuele Selleri di Casa Scalabrini 634. La discussione ha toccato anche aspetti globali e molto generali del fenomeno, generando una discussione viva e interessante sotto diversi punti di vista.
Il gruppo “Adolescenti e agricoltura sociale” lo ha tenuto Paola Sabatini Scalmati, psicologa dello staff educativo che segue i nostri giovani beneficiari nelle aziende agricole. Si è rivelato, in modo particolare, un momento di confronto tra operatori di tante realtà simili o complementari alla nostra che, in altre zone, operano per la stessa categoria di soggetti con disagio sociale.
La presenza dell’On. Massimo Fiorio, deputato e primo firmatario della legge sull’agricoltura sociale, è stata la sorpresa della giornata. Lo abbiamo invitato ad intervenire per un breve saluto, dopo gli onori di casa fatti Andrea De Dominicis, vice presidente di Kairos, e Tiziana Piacentini, presidente dell’Associazione Oasi. Presente anche Marco Berardo Di Stefano, presidente della Rete Fattorie Sociali, mentre la portavoce del Forum Nazionale Agricoltura Sociale, Ilaria Signoriello, assente dell’ultimo minuto, ci ha inviato una lettera di saluti da condividere con tutti i partecipanti. Vi invitiamo a leggere i Saluti di Ilaria Signoriello per AgriLab.
Un “grazie”, quindi, va anche a loro.
Ed un “grazie” va a Francesca Giarè del Crea e a Fratel Gioacchino Campese del Scalabrini International Migration Institute. I loro interventi, rispettivamente sullo stato dell’agricoltura sociale in Italia e sulla mobilità umana e i migranti, sono stati tra i momenti più interessanti della giornata.
Infine, grazie alla Fondazione Haiku Lugano, che ha finanziato il progetto dal quale è nato anche un resoconto che vi invitiamo a scaricare: AgriCultura Sociale. Seminare innovazione nei territori.
VIDEO dell’intervento