Anche le persone vivono la propria “gelata”, un periodo o una condizione difficile. L’agricoltura sociale interviene nel passaggio ad una nuova stagione
C’è un tale freddo in questi giorni che, probabilmente, molti di voi si chiederanno se sia il caso di portare dei ragazzi in campagna. I loro coetanei, magari, nemmeno vanno a scuola in giornate così. Anzi, forse molti di voi si chiederanno “ma cosa si fa in campagna in questa stagione?”
La terra è viva e richiede attenzioni tutto l’anno. A volte, come in questo periodo, bisogna superare tempi duri. “Tempi”, non solo il “tempo” meteorologico. Come tutti gli esseri viventi, come le vite di ognuno di noi e, in particolare, le vite dei ragazzi che incontriamo sulla nostra strada. A volte bisogna resistere, limitare i danni, aspettare che il tempo passi e arrivi una stagione migliore. Superare la gelata.
Come abbiamo fatto al Casale di Martignano, una delle aziende in cui siamo impegnati con la terza edizione di progetto di agricoltura sociale Campi Aperti. Insieme ai ragazzi che stanno beneficiando di questo progetto di agricoltura sociale, abbiamo coperto gli orti di questa azienda. Finito il gelo, toglieremo il telo e vedremo se tutto è sopravvissuto.
A La Nuova Arca, invece, il gelo non ferma nemmeno Pony*. Diventa sempre più motivato. Ci ha aiutato a pulire il campo dell’azienda dalle piantine di bieta cresciute un po’ alla rinfusa. Ora si trovano a 20 cm l’una dall’altra, ben ordinate, in modo che possano respirare. Neanche gli altri scherzano. Diamante si vanta delle sue braccia sporche di terra fino al gomito. Se lavorare è una soddisfazione, soddisfano anche i segni del lavoro. I tre ragazzi egiziani sono fortissimi e ce lo vogliano dimostrare andando come dei razzi. Fanno fatica ad aspettare i tempi dei loro compagni.
Anche i ragazzi, a volte, vivono la propria “gelata”, un periodo o una condizione difficile. L’agricoltura sociale interviene nel passaggio ad una nuova stagione, arriva immediatamente dopo la gelata, soprattutto quando si rivolge a soggetti che saranno liberi di scegliere e intraprendere la propria strada dopo aver vissuto questa esperienza di formazione e orientamento.
Ma avremo modo di parlarne insieme, molto presto, di questo aspetto dell’agricoltura sociale. Stiamo preparando un’appuntamento e una serie di occasioni che, se siete legati o interessati all’ambito dell’agricoltura sociale, vi consigliamo di non perdere…
*Abbiamo chiesto ai ragazzi di scegliersi uno pseudonimo. È giusto che siano loro a decidere se e chi possa sapere che queste storie sono le proprie.