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Nuova programmazione UE per i Fondi SIE. Concentrandoci sulle fonti di finanziamento per l’Agricoltura Sociale, Roberto Finuola ci ha parlato dei Fondi strutturali europei 2021-2027

 

Mercoledì 27 gennaio 2021 siamo stati in 🔴 LIVE FACEBOOK sul gruppo Rete Fattorie Sociali e sulla pagina di Kairos con Roberto Finuola. Abbiamo parlato di Agricoltura Sociale e Fondi strutturali UE, Programmazione 2021/2027 👩‍💼

Ci sono stati importanti aggiornamenti, a causa delle conseguenze della pandemia di Covid-19, rispetto alla diretta del 31 marzo 2020. Ve le riproponiamo entrambe, per darvi un’idea completa di come sarà e quando inizierà la Programmazione 2021-2027 dei Fondi strutturali europei.

 

Programmazione 2021-2027 dei Fondi Strutturali Europei – Live con Roberto Finuola del 31 marzo 2020

 

Programmazione 2021-2027 dei Fondi SIE dopo il Covid-19 – Live con Roberto Finuola del 27 gennaio 2021

 

Fondi strutturali europei 2021-2027

Fonti di finanziamento per eccellenza nel settore agricolo e nel non profit, ma non solo. È un tema di grande interesse quello che ha inaugurato gli appuntamenti LIVE Facebook della Rete Fattorie Sociali. Lo abbiamo affrontato con uno dei suoi più grandi esperti italiani, Roberto Finuola, docente del Master universitario in agricoltura sociale dell’Università di Roma Tor Vergata.

Sommario

 

Cosa sono i Fondi strutturali europei?

I Fondi Strutturali sono fondi cofinanziati dall’Unione Europea per attivare gli investimenti in determinati settori economici.

In termini specifici…

I Fondi strutturali e di investimento europei (Fondi SIE) sono i principali strumenti finanziari della politica regionale dell’Unione europea il cui scopo è quello di rafforzare la coesione economica, sociale e territoriale riducendo il divario fra le regioni più avanzate e quelle in ritardo di sviluppo (art. 174 TFUE).

 

Fondi per l’Agricoltura Sociale. Quali sono?

Fondi Europei
Quali sono i Fondi Strutturali europei

I Fondi strutturali che interessano settori legati al sociale e all’agricoltura, sono quelli relativi a:

  • Politica Agricola Comune (PAC)
    che è costituita da due pilastri

    • Sostegno di Mercato (FEAGA), il quale non interessa il nostro ambito
    • Sviluppo Rurale (Fondo Europeo Agricolo di Sviluppo Rurale – FEASR)
  • Politiche Regionali e di Coesione
    che, a loro volta, si distinguono in 

    • Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR)
    • Fondo Sociale Europeo (FSE)

 

Infatti…

I Fondi SIE si inseriscono all’interno della politica di coesione, definita dal Trattato sull’Unione come obiettivo fondamentale del processo di integrazione economica europea. La politica di coesione sostiene la creazione di posti di lavoro, la competitività tra imprese, la crescita economica, lo sviluppo sostenibile e il miglioramento della qualità della vita dei cittadini in tutte le regioni e le città dell’Unione europea.

Nell’ambito della finalità generale della coesione, ciascuno dei Fondi Strutturali (Fondo Sociale Europeo e Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale) persegue specifiche missioni. Fino ad oggi, la politica di coesione ha fornito il quadro di riferimento necessario alla realizzazione degli obiettivi della strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva nell’Unione europea entro il 2020.

La politica di coesione si basa sul cofinanziamento nazionale o regionale. Si tratta di un sistema che induce gli Stati membri a mantenere il loro impegno di investimento e di crescita anche in periodi di recessione. Inoltre, gli interventi finanziari dell’Unione devono essere aggiuntivi rispetto alla ordinaria spesa pubblica degli Stati, secondo il principio dell’addizionalità sancito dai regolamenti europei. (Fonte: MIUR – Ministero Università e Ricerca)

 

Quali sono, quindi, i fondi ai quali prestare attenzione per realizzare agricoltura sociale?

 

Finanziamenti FEASR, FSE e FESR

Ci troviamo di fronte a due linee di finanziamento. Una relativa agli aspetti sociali o di sviluppo locale (FSE e FESR). Una relativa agli aspetti produttivi, più strettamenti agricoli (FEASR).

Fondi e beneficiari
Fondi europei diversi per beneficiari diversi


Cosa finanziano FSE e FESR?

  • Fondo Sociale Europeo (FSE) > “Tutto ciò che riguarda l’uomo“. Azioni di carattere immateriale, come la formazione o l’orientamento al lavoro.
  • Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) >  “Il mattone“. Aspetti materiali come strutture, impianti e strumenti tecnologici utili per le imprese.

A queste fonti di finanziamento possono interessarsi enti del Terzo Settore come cooperative sociali, associazioni, volontariato, imprese sociali.

 

Cosa finanzia il FEASR?

Il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) finanzia aziende agricole e multifunzionali o agricoltori.

I programmi di sviluppo rurale elaborati in collaborazione con la Commissione europea e gli Stati membri tenendo conto degli orientamenti strategici in materia di sviluppo rurale adottati dal Consiglio, nonché delle priorità delineate nei piani strategici nazionali.

 

Perché parliamo di “Programmazione”?

Le risorse previste da questi fondi vengono distribuite secondo una programmazione settennale.

Programmazione europea 2021-2027

La programmazione 2014-2020 è terminata. Al momento (marzo 2020) siamo ancora lontani dall’approvazione di una Programmazione 2021-2027 e l’emergenza legata al Covid-19 non accelera i tempi. Nella fase attuale, è in corso il Trilogo, una serie di riunioni informali tra Parlamento, Consiglio Europeo e Commissione Europea. Lo scopo del Trilogo è quello di raggiungere in tempi rapidi un accordo su un pacchetto di emendamenti.

 

Il filo spinato

Programmazione fondi strutturali
Programmazione diversa per i Fondi strutturali

Rispetto alla Programmazione 2014-2020 emerge subito un’importante differenza. Il Quadro Strategico Comune non ci sarà più e, quindi, non ci sarà un Accordo di partenariato unico per tutti i fondi, attraverso il quale ogni Stato Membro attuava i regolamenti che l’UE aveva inserito nel QSC.
La Programmazione 2021-2027 sarà caratterizzata da un Accordo di Partenariato che si rivolge solamente alle Politiche di Coesione ed un Piano Strategico della PAC.

Una sorta di filo spinato che divide le due fonti di finanziamento.

Il FEASR (sviluppo rurale) rimane, quindi, al di fuori dal regolamento comune in quanto per esso è stato proposto un regolamento specifico nell’ambito della PAC. un netto passo indietro rispetto alla attuale situazione separando la politica di coesione da quella dello sviluppo rurale.

 

PAC 2021-2027

PAC 2021-2027: new delivery model
PAC 2021-2027: New Delivery Model

Quali sono gli effetti di questo cambiamento sui fondi per la Politica Agricola Comune?
L’Unione Europea ha scelto di limitare il proprio intervento e di lasciare più spazio agli Stati Membri. Il New Delivery Model prevede che l’UE nei propri nuovi regolamenti definisca Obiettivi generali > Obiettivi specifici > Tipi di intervento (molto più generali delle vecchie linee del PSR).

Infatti, non ci saranno più i PSR. Dal 2021 saranno parte dei 27 Piani Strategici Nazionali.

Gli Stati Membri dell’Unione, in base a questi regolamenti molto meno stringenti e specifici, produrranno un Piano Strategico della PAC che contenga Identificazione dei bisogni nazionali > Programmi nazionali/regionali > Definizione degli interventi.

 

Obiettivi generali e obiettivi specifici

3 Obiettivi generali sono previsti. Ognuno con i propri Obiettivi specifici. Ma la nostra attenzione si concentra su un Obiettivo generale e su uno dei suoi 9 Obiettivi specifici:

Obiettivo generale
3. Rafforzare il tessuto socio-economico delle zone rurali

Obiettivo specifico
8. Promuovere l’occupazione, la crescita, l’inclusione sociale e lo sviluppo locale nelle aree rurali (inclusa la bioeconomia e la silvicoltura sostenibile)

 

Politica di coesione nei Fondi strutturali 2021-2027

Per la politica di coesione è previsto un pacchetto di regolamenti per ciascuno dei fondi che la compongono, fra cui il FESR (Fondo europeo di sviluppo regionale) ed il FSE+ (Fondo sociale europeo Plus) che aggiunge un “+” alla sua denominazione in quanto ingloba una serie di precedenti programmi di natura sociale.
Per questi fondi è previsto un regolamento che stabilisce gli obiettivi strategici della coesione ed un insieme comune di regole semplificative.

La Commissione Europea spiega che nel periodo 2021-2027 gli investimenti dell’UE saranno orientati su cinque obiettivi strategici. Il 4° e il 5° sono di particolare interesse per il settore Fattorie Sociali e di chiunque faccia inclusione in ambito agricolo.

 

Cinque obiettivi per l’Europa

La Commissione Europea ha individuato cinque punti di riferimento per orientare il cofinanziamento europeo. Obiettivi strategici, così definiti:

  1. Europa più intelligente mediante l’innovazione, la digitalizzazione, la trasformazione economica e il sostegno alle piccole e medie imprese;
  2. Europa più verde e priva di emissioni di carbonio grazie all’attuazione dell’accordo di Parigi e agli investimenti nella transizione energetica, nelle energie rinnovabili e nella lotta contro i cambiamenti climatici;
  3. Europa più connessa, dotata di reti di trasporto e digitali strategiche;
  4. Europa più sociale, che raggiunga risultati concreti riguardo al pilastro europeo dei diritti sociali e sostenga l’occupazione di qualità, l’istruzione, le competenze professionali, l’inclusione sociale e un equo accesso alla sanità;
  5. Europa più vicina ai cittadini mediante il sostegno alle strategie di sviluppo gestite a livello locale e allo sviluppo urbano sostenibile in tutta l’UE.

 

FESR – Principali investimenti di sviluppo regionale

Gli investimenti per lo sviluppo regionale saranno principalmente incentrati sugli obiettivi 1 e 2. Tra il 65% e l’85% delle risorse del FESR e del Fondo di coesione sarà assegnato a queste priorità, in funzione della ricchezza relativa degli Stati membri.

Ma, come abbiamo detto, saranno in particolare gli Obiettivi Strategici 4 e 5 a interessarci.

Per quanto riguarda l’OS 4 (un’Europa più sociale) vengono definiti per il FESR quattro obiettivi specifici, dei quali i seguenti sono di sicuro interesse come fonti di finanziamento per il social in agricoltura:

3. Aumentare l’integrazione socioeconomica delle comunità emarginate, dei migranti e dei gruppi svantaggiati, mediante misure integrate riguardanti alloggi e servizi sociali;
4. Garantire la parità di accesso all’assistenza sanitaria mediante lo sviluppo di infrastrutture, compresa l’assistenza sanitaria di base.

E per l’OS 5 (un’Europa più vicina ai cittadini) vengono fissati per il FESR due obiettivi specifici, uno dei quali può finanziare l’agricoltura sociale:

2. promuovere lo sviluppo sociale, economico e ambientale integrato a livello locale, il patrimonio culturale e la sicurezza, anche per le aree rurali e costiere, tra l’altro mediante iniziative di sviluppo locale di tipo partecipativo.

 

Tipologie di spesa del FESR

Il FESR può sostenere le seguenti tipologie di spesa:
a) investimenti in infrastrutture;
b) investimenti legati all’accesso ai servizi;
c) investimenti produttivi in PMI;
d) attrezzature, software e attività immateriali;
e) l’informazione, la comunicazione, studi, le attività in rete, la collaborazione, lo scambio di esperienze e le attività che coinvolgono cluster;
f) l’assistenza tecnica.

 

FSE+ – Principali investimenti

Il FSE+ ha come obiettivi generali il conseguimento di elevati livelli di occupazione, una protezione sociale equa e una forza lavoro qualificata e resiliente.
Tre sono i settori di intervento del nuovo Fondo Sociale Plus: occupazione, istruzione, inclusione sociale e salute, attraverso i quali esso contribuisce anche all’obiettivo strategico relativo ad “Un’Europa più sociale – Attuazione del pilastro europeo dei diritti sociali”.

Almeno il 25 % delle risorse del FSE+ sarà destinato alla promozione dell’inclusione sociale e alla lotta alla povertà.

A valere sul FSE+ sono poi previste “azioni innovative” ossia azioni di innovazione sociale e sperimentazione sociale o che consolidano approcci dal basso verso l’alto basati su partenariati che coinvolgano autorità pubbliche, settore privato e società civile (come ad esempio i GAL). Le azioni innovative possono sostenere anche l’applicazione su larga scala di approcci innovativi testati su scala ridotta (“sperimentazioni sociali”).

Per quanto riguarda le procedure di programmazione dei fondi della coesione, ogni Stato membro redige un Accordo di partenariato da presentare alla Commissione che lo approva. Esso definisce le modalità di impiego di tutti i fondi per il 2021-2027 ed è il solo documento strategico richiesto dalla Commissione.

 

Obiettivi specifici dei Fondi strutturali FSE+

Sono 11 gli obiettivi specifici individuati per il Fondo Sociale

a) Per il settore occupazione:

1. migliorare l’accesso all’occupazione di tutte le persone in cerca di lavoro, in particolare i giovani e i disoccupati di lungo periodo, e delle persone inattive, promuovendo il lavoro autonomo e l’economia sociale;

2. modernizzare le istituzioni e i servizi del mercato del lavoro per valutare e anticipare le esigenze in termini di competenze e garantire un’assistenza e un sostegno tempestivi e su misura nel contesto dell’incontro della domanda e dell’offerta, delle transizioni e della mobilità nel mercato del lavoro;

3. promuovere la partecipazione delle donne al mercato del lavoro, un migliore equilibrio tra lavoro e vita privata, compreso l’accesso all’assistenza all’infanzia, un ambiente di lavoro sano e adeguato che tiene conto dei rischi per la salute, l’adattamento dei lavoratori, delle imprese e degli imprenditori ai cambiamenti e un invecchiamento attivo e sano;
4. migliorare la qualità, l’efficacia e la rilevanza per il mercato del lavoro dei sistemi di istruzione e di formazione, per sostenere l’acquisizione delle competenze chiave, comprese le competenze digitali.

 

b) Per il settore istruzione:

5. promuovere la parità di accesso e di completamento di un’istruzione e una formazione inclusive e di qualità, in particolare per i gruppi svantaggiati, dall’educazione e dall’assistenza prescolare, attraverso l’istruzione e la formazione generale e professionale, fino al livello terziario e all’istruzione e all’apprendimento in età adulta, anche agevolando la mobilità a fini di apprendimento per tutti;

6. promuovere l’apprendimento lungo tutto l’arco della vita, in particolare le opportunità di perfezionamento e di riqualificazione flessibili per tutti, tenendo conto delle competenze digitali, anticipando meglio il cambiamento e le nuove competenze richieste sulla base delle esigenze del mercato del lavoro, facilitando il riorientamento professionale e promuovendo la mobilità professionale.

 

c) Per il settore inclusione sociale e salute:

7. incentivare l’inclusione attiva, per promuovere le pari opportunità e la partecipazione attiva, e migliorare l’occupabilità;

8. promuovere l’integrazione socioeconomica di cittadini di paesi terzi e delle comunità emarginate come i rom;

9. migliorare l’accesso paritario e tempestivo a servizi di qualità, sostenibili e a prezzi accessibili; modernizzare i sistemi di protezione sociale, anche promuovendo l’accesso alla protezione sociale; migliorare l’accessibilità, l’efficacia e la resilienza dei sistemi sanitari e dei servizi di assistenza di lunga durata;

10. promuovere l’integrazione sociale delle persone a rischio di povertà o di esclusione sociale, compresi gli indigenti e i bambini;

11. contrastare la deprivazione materiale mediante prodotti alimentari e assistenza materiale di base agli indigenti, con misure di accompagnamento.

 

Accordo di partenariato

Nell’accordo i partenariato ogni Stato membro dovrà indicare quali dei cinque obiettivi strategici intende perseguire, attraverso quali obiettivi specifici e con quali fondi ed è molto semplificato rispetto all’attuale.

L’accordo di partenariato contiene quindi l’elenco di tutti i programmi, nazionali e/o regionali previsti per i diversi fondi con le rispettive dotazioni finanziarie, ne consegue che i programmi regionali non necessitano più di singola approvazione da parte della Commissione come avviene oggi.
I programmi possono anche
essere multifondo con la possibilità di interventi congiunti FESR e FSE+ che possono finanziare, in modo complementare ed entro il limite del 10 % dei fondi previsti per ciascuna priorità, un’operazione i cui costi sono ammissibili al sostegno dell’altro fondo.

Ciascun programma stabilisce la strategia per il conseguimento degli obiettivi strategici ed è costituito da priorità che corrispondono ad un unico obiettivo strategico; un obiettivo strategico può peraltro prevedere più priorità e ciascuna priorità comprende poi a sua volta uno o più obiettivi specifici e per ogni obiettivo specifico i programmi devono infine indicare le tipologie di azioni correlate.

 

Strumenti di sviluppo territoriale integrato

Di particolare interesse per l’Agricoltura Sociale sono gli strumenti di sviluppo territoriale integrato che si concretizzano nelle seguenti forme:
(a) investimenti territoriali integrati (ITI);
(b) sviluppo locale di tipo partecipativo (CLLD – Community local led development);
(c) un terzo strumento territoriale per le iniziative FESR relative all’obiettivo strategico OS 5 (una Europa più vicina ai cittadini attraverso la promozione dello sviluppo sostenibile e integrato delle zone urbane, rurali e costiere e delle iniziative locali).

 

Sviluppo locale partecipativo

Per lo sviluppo locale di tipo partecipativo il regolamento comune introduce un approccio semplificato, tra cui la possibilità di designare un fondo capofila riducendo gli oneri amministrativi per i beneficiari. Le strategie locali sono sostenute dal FESR, dal FSE+ e dal FEAMP (pesca) e guidate da gruppi di azione locale composti dai rappresentanti degli interessi socioeconomici pubblici e privati del territorio i quali
elaborano ed attuano le strategie.

Di grande interesse è il fatto che allo sviluppo locale partecipato possa partecipare anche lo sviluppo rurale in quanto la proposta di Regolamento, che proroga per il 2021 l’attuale quadro della PAC in attesa della definitiva approvazione del pacchetto legislativo dei Fondi Strutturali 2021-2027, prevede che il FEASR possa sostenere lo sviluppo locale di tipo partecipativo plurifondo previsto dalla proposta di regolamento comune della coesione.