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#CrescereInsieme, progetto per la prevenzione della povertà educativa nei nuclei mamma-bambino
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Supportare l’autonomia delle madri sole e… CrescereInsieme. Per contrastare la povertà educativa dei bambini da 0 a 6 anni che vivono in famiglie monogenitoriali.

Vogliamo accompagnare le madri nella costruzione di un futuro o nella ricerca di un lavoro e di una casa. Il progetto, finanziato dal bando di Con i Bambini, vede Kairos capofila di 14 partner sul territorio della Regione Lazio.

 

CrescereInsieme. Progetto per il contrasto alla povertà educativa di minori che crescono in nuclei mamma-bambinoCon I Bambini. Progetto realizzato con il Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorileAiutare i nuclei mamma-bambino accompagnando le madri nel raggiungimento dei propri obiettivi. Collaborando con le strutture e i servizi sul territorio che si occupano di loro. Questa è la formula di #CrescereInsieme, il progetto che nei prossimi tre anni si propone di aiutare mamme sole in centinaia di famiglie monogenitoriali (madri sole con bambini dai 0 ai 6 anni) che vivono nel Lazio.
Nella speranza di dare vita ad un sistema, una collaborazione permanente tra le organizzazioni che incontreremo, che semplificherà anche negli anni a venire la vita delle donne che si ritroveranno a crescere da sole, e in condizioni di difficoltà economica e sociale, i propri figli.

 

L’Esperienza con i nuclei mamma-bambino

L’esperienza accumulata in diversi anni insieme ai nostri partner, con progetti come “Famiglie e servizi in rete per i nuclei mamma-bambino”, le ricerche sul territorio del Lazio e la mappatura delle strutture e dei servizi, ci ha invitato ad intraprendere questa sfida. Sfida che non sarebbe stata realizzabile senza la fiducia accordata dall’Impresa sociale Con I Bambini e il supporto del fondo per il contrasto alla povertà educativa.


Esperienza che contraddistingue anche i partner di progetto, organizzazioni impegnate a Roma e nel Viterbese nella progettazione sociale o nella gestione di strutture e servizi che ospitano o assistono le famiglie in condizioni di disagio economico-sociale. Alcune di queste organizzazioni hanno anche dato vita alla
Rete Mamma-Bambino del Lazio o l’hanno supportata con interventi di sistema.

 

Come favorire l’autonomia delle famiglie?

CrescereInsieme è un progetto che prevede molte misure in favore delle famiglie composte da madri sole con bambini. Una molteplicità di soluzioni resa possibile dalla partecipazione di ben 14 partner con Kairos come capofila. Ti invitiamo a visitare lo spazio riservato al progetto sul sito Percorsi Con i Bambini, che raccoglie tutti i progetti nati dal fondo per il contrasto alla povertà educativa.


L’
Agenzia per l’Autonomia aiuterà le madri nella ricerca del lavoro e di una casa. Lavorerà in stretta collaborazione con i servizi sociali, le strutture e le organizzazioni del Terzo Settore che ci segnaleranno le famiglie monogenitoriali da supportare. Progetti personalizzati guideranno le madri nella costruzione di un futuro stabile. Una condizione necessaria per permettere ai bambini di crescere pensando allo studio, al gioco e ad attività culturali e sportive. E alle madri di crescere insieme a loro.

 

Le mamme vanno aiutate anche nella vita di tutti i giorni, supportate psicologicamente o offrendo loro l’esperienza di altre famiglie. Per questo il progetto prevede anche la promozione di interventi di sostegno alla genitorialità, l’attivazione di reti di famiglie solidali e il consolidamento della Rete delle strutture e dei servizi per i nuclei mamma-bambino.

 

Parte #CrescereInsieme. Il comunicato che dà il via a 3 anni di progetto

Il Lazio è la regione con la più alta percentuale di nuclei familiari costituiti da mamme sole, 250.000 (Istat – Censimento 2011). Tra queste, diverse migliaia vivono in condizioni di povertà assoluta e di forte disagio per violenze subite, patologie psichiatriche e altri problemi. Mamme sole, con i loro figli, senza un lavoro, né una casa. Molte sono straniere, in fuga da situazioni di sfruttamento, prive di riferimenti e di reti parentali.

 

Secondo una recente ricerca (Oasi, 2016), nella regione si contano circa 50 strutture preposte all’accoglienza delle mamme con i loro bambini. Annualmente vengono accolte circa 550 donne e 700 bambini. Moltissimi altri nuclei ricevono supporto dai servizi sociali e dalle organizzazioni benefiche in diversi modi, dall’assistenza domiciliare al sostegno scolastico, fino all’aiuto materiale. Ma questo crescente impegno non basta. Uno dei problemi è il ritardo con cui questi nuclei sono individuati e presi in carico dai servizi territoriali, il che impedisce l’attivazione di interventi tempestivi per far fronte al disagio. Ciò ha conseguenze drammatiche sullo sviluppo del bambino, che assorbe anche inconsapevolmente i disagi della madre.

 

È questo il contesto da cui nasce il progetto #crescereinsieme, che unisce 14 organizzazioni con un’esperienza pluriennale sul campo, per migliorare l’efficacia e l’efficienza degli interventi a sostegno dei nuclei fragili mamma/bambino e contrastare la povertà educativa. Il progetto, finanziato dell’Impresa Sociale “Con i Bambini”, è partito lo scorso mese di maggio e ha una durata di tre anni.

 

«Le difficoltà economiche, le difficili condizioni abitative, l’assenza di un lavoro e altri fattori personali e relazionali – spiega il responsabile del progetto Martino Rebonato, della cooperativa sociale Kairos, organizzazione capofila – possono ostacolare l’accesso ai servizi educativi per le mamme e per il loro piccoli. Il nostro progetto affronta i problemi della povertà educativa in un’ottica integrata e multidimensionale, favorendo il lavoro in rete tra i servizi sociali, le agenzie educative e le organizzazioni del terzo settore».

 

Il progetto intende soprattutto favorire l’autonomia delle mamme, offrendo loro nuove opportunità attraverso una serie di azioni tra loro strettamente collegate: un’agenzia per la ricerca della casa e del lavoro; interventi di sostegno alla genitorialità (visite domiciliari, supporto psicologico, promozione dell’allattamento materno, gruppi di mutuo-aiuto); attivazione di reti di famiglie solidali, che accompagnino le mamme nella loro quotidianità; consolidamento della Rete delle strutture e dei servizi per i nuclei vulnerabili mamma-bambino.

 

«Il modello di intervento che proponiamo mira alla costituzione di una comunità educante, in cui ciascuno faccia bene la sua parte. Dobbiamo essere consapevoli che il problema della monogenitorialità e della vulnerabilità sociale sono spesso interconnessi – sottolinea Salvatore Carbone, Portavoce della Rete delle strutture e dei servizi per nuclei vulnerabili mamme-bambino – e che il fenomeno delle mamme sole in condizioni di forte disagio sociale ha assunto una dimensione che non può più essere sottovalutata».

 

Comunitario è quindi l’approccio proposto dai promotori del progetto, 14 organizzazioni che hanno unito le forze e messo a disposizione le competenze ed esperienze maturate in anni di impegno: la cooperativa sociale Kairos, l’associazione OASI, Il Melograno Centro Informazione Maternità e Nascita, MYTANDEM Snc di Chiù Sara e Melandri Sabina, il Centro Italiano di Solidarietà don Mario Picchi, la cooperativa sociale Zoe, l’associazione Tutela Minori e Sostegno Adulti Fragili, il Consorzio Universitario Humanitas, l’Istituto Comprensivo Statale Via dei Sesami, l’associazione Ecococcole, l’Università LUMSA, l’associazione Romana Pro Juventute Tetto, l’associazione Rimettere le Ali, la cooperativa sociale La Nuova Arca.

Un partenariato forte e variegato, che sta già operando per costruire un sistema integrato di servizi innovativi e coordinati con i presidi socio educativi del territorio.

Per informazioni:

percorsiconibambini.it/crescereinsieme/facebook.com/Crescereinsieme.Progetto/