PERLA – Percorsi di Emersione Regolare del Lavoro in Agricoltura (FAMI 2014-2020) è un progetto per il contrasto al caporalato nella Regione Lazio
Le attività del Progetto PERLA sono finalizzate a contrastare e regolarizzare i diffusi fenomeni di lavoro irregolare, prestato al di fuori del quadro normativo, legale e contrattuale, a presidio e tutela della persona/lavoratore, del mercato, delle imprese e dell’ordine pubblico collettivo.
Il progetto si articola in 8 macro attività ognuna delle quali interconnessa con le altre, in una logica sistemica, e una forte attenzione alla centralità della persona migrante, realizzata attraverso servizi di presa in carico integrata.
L’attività principale è di tipo promozionale, finalizzata da una parte ad agevolare la regolarizzazione delle attività non dichiarate, inducendo i datori di lavoro ad osservare le leggi ed i contratti collettivi vigenti, dall’altra informando i lavoratori dei propri diritti e delle opportunità legislative e lavorative connesse al sistema produttivo locale. Il modello si svilupperà mediante il consolidamento delle reti territoriali e
attraverso azioni mirate sostenute dalle associazioni sindacali a tutela dei lavoratori.
Obiettivi del progetto P.E.R.L.A.
- Favorire l’integrazione dei cittadini di paesi terzi al fine di accrescere i benefici economici, sociali e culturali dei migranti nel Lazio e sostenerne la piena partecipazione a tutti gli aspetti della vita collettiva.
- Sostenere e consolidare il ruolo delle autorità locali e del privato sociale che operano in complementarietà con i servizi pubblici per il contrasto e l’emersione del lavoro irregolare, in particolare in agricoltura e dell’inclusione lavorative e sociale delle persone
- Promuovere la condivisione di modelli produttivi orientati a principi di etica e Responsabilità Sociale coinvolgendo direttamente le imprese, in particolare quelle agricole, nelle attività progettuali per valorizzarne le potenzialità e risorse a supporto dell’integrazione sociale e della diffusione della legalità.
Macro attività per il contrasto al caporalato
- Sviluppare e sostenere, attraverso un processo di governance, una “politica di sviluppo locale e dell’imprenditorialità” che valorizzi e mobiliti l’insieme degli attori sociali già attivi e sensibili al tema, creando, attraverso servizi istituzionalmente competenti, possibili sinergie in relazione alle finalità di ciascuno
- Promuovere l’accesso ai servizi per l’integrazione – PUA, CPI, Sportelli Patronati e Sindacali – e rafforzare l’accesso da parte di persone migranti con l’ausilio di mediatori
- Favorire l’inclusione sociale attraverso la sperimentazione di laboratori di empowerment rivolti ai destinatari, con interventi di rafforzamento linguistico, professionale e di orientamento
- Rafforzare le condizioni di legalità delle aree strategiche per lo sviluppo economico potenziando servizi di tipo legale (sportello legale)
- Sostenere il ruolo multifunzionale dell’agricoltura
- Promuovere percorsi di legalità – attraverso un percorso di riconoscimento certificato dal Bollino Etico Sociale e il recupero dei patrimoni confiscati e di altri beni del patrimonio pubblico;
- Rinforzare le competenze di migranti attraverso la sperimentazione di pacchetti formativi mirati su segmenti e/o professioni di interesse e di facile fruibilità
- Azione di capacity building e confronto con altre realtà regionali e nazionali
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