
Ci siamo ritrovati alla Casa del Giardinaggio per ripercorrere l’esperienza del progetto di agricoltura sociale Le Imprese e i Giovani. Tutti insieme, i ragazzi che vi hanno partecipato e le aziende che li hanno ospitati, i centri di aggregazione giovanile e i rappresentanti istituzionali del Municipio Roma IX, noi di Kairos e l’assistente sociale. In cerchio, alla nostra maniera, per raccontare ed ascoltare questo esperimento. Per dialogare e riflettere su risultati, potenzialità ed elementi da correggere. Le Imprese e i Giovani, infatti, è un progetto di agricoltura sociale dai tratti innovativi. “È importante vedersi per discuterne di persona, non solo attraverso pezzi di carta, e creare occasioni per scoprire cose belle. Raccontarci anche la bellezza della natura”. Con queste parole Martino Rebonato apre la serata.
La “bellezza della natura” in questa occasione è stata offerta dal Parco di San Placido, dove la Casa del Giardinaggio ha iniziato la propria esperienza nel 2006 e ospita laboratori per i bambini delle scuole.

Prende la parola chi si è speso in prima persona per il progetto. Luana De Leo, assistente sociale del Municipio IX di Roma, riporta l’interesse che l’ente locale ha riposto su questo intervento, sull’opportunità di creare un network di imprese e percorsi di inclusione lavorativa per i ragazzi di un territorio molto disomogeneo, in cui non mancano sacche di disagio. Viene ricordato anche il ruolo che hanno avuto i centri d’aggregazione giovanile. Da queste esperienze arrivano i ragazzi ai quali è stata offerta l’opportunità di orientarsi nel proprio futuro grazie all’agricoltura sociale. “Nel Formicaio” nel quartiere Santa Palomba, “I ragazzi del Muretto” a Spinaceto e l’associazione Ponte d’Incontro sono le realtà alle quali si è fatto riferimento.

Andrea Zampetti, pedagogista di Kairos, ha spiegato il carattere innovativo di questo progetto di agricoltura sociale. La parola d’ordine è flessibilità: “L’elemento fondamentale è stato l’aver creato percorsi personalizzati per ognuno dei ragazzi”. “Nelle politiche giovanili ci si rifà spesso a modelli standardizzati – prosegue – In questo caso il Municipio IX ci ha dato la possibilità di sperimentare qualcosa di nuovo. Con Le Imprese e i Giovani non si parla di ore di lavoro continuativo che vanno in conflitto con gli impegni, soprattutto scolastici, dei ragazzi. Si tratta di un contenitore lavorativo che dà più struttura al percorso del giovane. Magari una presenza a scuola o un compito in classe, viene “contrattato”, sostituito con ore di lavoro. Ciò che ci interessa è riattivare la partecipazione dei ragazzi, con percorsi personalizzati”.
Intervengono anche 4 dei ragazzi che hanno partecipato al progetto. Hanno raccontato il modo in cui si sono ritrovati in questa avventura, le esperienze vissute. A. si è pentita di aver lasciato la scuola, lo definisce “un piccolo errore”. Ma è una ragazza con una nuova determinazione quella che è uscita dai progetti di agricoltura sociale ai quali ha partecipato. L’esperienza nell’azienda Ciampacavallo, a Lanuvio, si è trasformata in un campeggio, in notti in tenda che hanno cementato una bella amicizia, per due dei ragazzi che si sono raccontati.

Usciti dal “cerchio”, abbiamo fatto un ricco aperitivo preparato dall’azienda La Nuova Arca, nostro fedele partner che ha ospitato le esperienze di lavoro di alcuni dei ragazzi anche in occasione di questo progetto. Abbiamo parlato di agricoltura sociale, ma ne abbiamo anche degustato i prodotti.

L'EVENTO STORIE DI UN INCONTRO
Il 15 settembre siete invitati a conoscere le “Storie di un incontro”
Storie di un incontro: il programma della serata
Casa del Giardinaggio. Il laboratorio verde dei bambini di Roma
IL PROGETTO
ALTRI POST DEL BLOG SUL PROGETTO
Le Imprese e i Giovani. A volte basta farli conoscere
Far incontrare “Le imprese e i giovani” funziona. Una giornata con i ragazzi
Lascia un commento