Al momento stai visualizzando Iniziamo l’estate a Martignano, diffondendo l’Agricoltura Sociale
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Al Casale di Martignano abbiamo celebrato l’inizio dell’estate con il 3° evento territoriale per la diffusione dell’agricoltura sociale

 

Iniziamo l’estate! Una nuova stagione che inizia, un anno di lavoro che termina il suo ciclo. Percorsi che finiscono (o vanno “in pausa”) e percorsi che iniziano. Martedì, al Casale di Martignano, si è svolto il terzo evento territoriale per la diffusione dell’agricoltura sociale. Per un nuovo gruppo di adolescenti, il primo incontro con l’azienda agricola. Ma anche l’ultima giornata passata insieme ai ragazzi che gli operatori della Cooperarativa Arca di Noè accompagnano qui il martedì, per far vivere loro delle esperienze che li aiutino a ritrovare motivazioni e stimoli. Magari ci ritroveremo con gli stessi ragazzi anche in autunno, per raccontarci l’estate e progettare il futuro. O ne conosceremo di nuovi. Intanto, gli abbiamo fatto il nostro ‘in bocca al lupo’ per le scelte che prenderanno nel loro futuro.

Una giornata che ha concentrato emozioni, esperienze e momenti diversi del percorso educativo. Ma una giornata leggera. Celebriamo nuovi cicli che iniziano e cicli che finiscono celebrando anche l’arrivo dell’estate.

 

Un nuovo ciclo

Anche questa volta abbiamo assistito ad uno di quei momenti che potrebbero rivelarsi fondamentali nella vita di un adolescente. La Giornata di Agricoltura Sociale ci ha fatto incontrare dei ragazzi, con la possibilità di iniziare un percorso di inclusione sociale a contatto con la natura, all’interno di un’azienda agricola.

Si tratta del loro primo incontro con l’agricoltura sociale e possiamo ben immaginare quanto possa essere importante la prima impressione, soprattutto se c’è da accettare una scommessa come questa: così giovani saranno attratti dall’ipotesi di lavorare e passare delle ore in un contesto completamente diverso da quello di provenienza? Forse, la mattinata passata tra le coltivazioni biologiche del Casale di Martignano sarà veramente un punto di svolta per qualcuno di loro. Infatti, anche questa volta possiamo dire che la prima risposta è entusiastica!

In particolare, siamo contenti di L., ragazza che affronterà questa nuova avventura insieme all’operatrice che segue il suo percorso quotidiano e con la quale ci coordineremo. Nonostante L. abbia accusato i naturali disagi che la campagna mette di fronte in estate (la fatica, il caldo, gli insetti), è andata fortissimo con la zappa nell’operazione di diserbo del prezzemolo. Questa è stata la sua prima mansione, il primo compito con il quale si è messa alla prova. E lo ha affrontato alla grande. Veloce ed efficace. Questo è uno dei poteri dell’agricoltura sociale. È quell’occasione in cui, finalmente, si può dimostrare di essere produttivi.

 

Un ciclo si conclude celebrando l’estate

Il cerchio delle Giornate di Agricoltura Sociale al Casale di MartignanoMagari, aver incontrato altri ragazzi che quel percorso lo stanno concludendo avrà reso più semplice ambientarsi e capire cosa può offrire loro un progetto di agricoltura sociale. I nuovi ragazzi si sono mischiati agli “esperti” nel consueto cerchio che abbiamo fatto a lavoro concluso.

Non solo l’orto, con i suoi colori, è stato il protagonista della mattinata. Non potevamo salutare i ragazzi dell’Arca di Noè così. C’è stato spazio anche per le rive dolci del Lago di Martignano: una rinfrescata dopo il lavoro, una boccata di relax che ha permesso a tutti di entrare in relazione con l’altro. Da un tuffo a bomba a una schiacciata, il gioco è stato l’elemento che fatto scivolare via l’imbarazzo dei ragazzi che ancora non si conoscevano.

E alla fine il pranzo! In riva, una tavola lunghissima, l’ombra e il vento. Salumi e formaggi del Casale, pane e parecchie risate. Si raccontano le proprie esperienze, il quotidiano, la fine dell’anno scolastico.

 

Gli operatori e gli assistenti sociali

C’erano anche altri operatori, educatori ed assistenti sociali. Questa è un’occasione utile anche a loro per capire se l’agricoltura sociale possa fare al caso di uno dei ragazzi dei quali si occupano. O, almeno, di poter ascoltare i ragazzi che hanno partecipato alla formazione in gruppo, mentre si raccontano la strada fatta e quella da fare. Ed anche loro, come i ragazzi, gli operatori del Casale di Martignano e noi di Kairos, hanno messo le mani nella terra. Tutti insieme, armati di guanti e zappe tra il prezzemolo e la bieta. Un momento di formazione e, soprattutto, condivisione per tutti i presenti.

È il momento dei saluti. Va lasciato spazio alle emozioni della giornata, alle parole dette e a quelle che la prima volta non si riescono a dire. Si ha voglia di avere ancora tempo per dirle. Occasioni che sicuramente avranno ogni settimana L. e i ragazzi che ora iniziano il percorso con l’agricoltura sociale, Kairos, il Casale di Martignano e il progetto Campi Aperti.